La prima cosa che si sente dire quando si inizia un percorso di dimagrimento è: vai a correre, meglio se al mattino a digiuno. Questo perchè? Perchè è credenza comune che la corsa, soprattutto se a digiuno, sia il miglior modo per bruciare grassi.
Ma è davvero la soluzione migliore? Oggi analizzeremo i pro e i contro.
Partiamo dal presupposto che per indurre un processo dimagrante il bilancio calorico giornaliero, o meglio SETTIMANALE, dovrebbe risultare negativo a fine settimana. Con la corsa si consuma una buona quantità di calorie. Ma tenere in considerazione solamente le calorie vorrebbe dire avere una visione limitata dell’argomento.
Ma perchè la corsa a digiuno? Ci sono delle verità. In effetti la corsa a digiuno fa consumare più grassi. Questo perchè i livelli di glicemia e glicogeno sono più bassi a causa del lungo digiuno notturno. Il corpo, essendo una macchina perfetta, avverte questa carenza e tende a preservarli, consumando acidi grassi per fini energetici. Anche il quadro ormonale risulterebbe a favore, poichè al mattino presto si hanno bassi livelli di insulina e alti livelli di vari ormoni (adrenalina, cortisolo, ormone della crescita) che favoriscono la mobilizzazione di acidi grassi e hanno effetti benefici sul metabolismo.
Tutto ciò è vero. Ma non teniamo in considerazione che il corpo si trova in una situazione d’emergenza.
- I grassi verranno consumati solo fino a quando lo deciderà il nostro corpo. Pur essendo anti-estetico, il grasso per il nostro organismo è vitale; quindi non può esserne consumato in quantità industriali. Questo vuol dire che, chiaramente in base alla durata e all’intensità dell’allenamento, verrà intaccata la massa magra e questo porterà a catabolismo muscolare, non ottenendo l’effetto desiderato quando ci si guarda allo specchio. E’ vero che probabilmente si perderà peso, ma la perdita di peso deve necessariamente essere qualitativa. NON BISOGNA GUARDARE SOLO LA BILANCIA (anzi sarebbe meglio prenderla e buttarla dalla finestra). Per ovviare a questo problema sarebbe bene abbinare alla corsa mattutina 2-3 sedute di allenamento muscolare, in modo da preservare e cercare di sviluppare la massa magra.
- Ci potrebbe essere il rischio di incorrere in crisi ipoglicemiche, con sintomi non piacevoli (tremore, cefalea, svenimento). In questo caso per “riprendersi” ci sarebbe bisogno di introdurre zuccheri. Ma sarebbe un cane che si morde la coda. Andiamo a correre a digiuno proprio perchè al mattino c’è un calo di zuccheri e poi li introduciamo perchè siamo stremati? NON HA SENSO.
- Ultimo fattore, ma non meno importante. Lo stress. Chi lo fa per lavoro è abituato e vive di quello. Ma l’amatore che decide di perdere peso in questo modo e che poi si deve fare le sue 8-10 ore lavorative, non durerà molto. Abbinando oltretutto come abbiamo visto altre 2-3 sedute in palestra.
Adesso. Queste sono spiegazioni che era necessario dare. Ma il punto chiave del discorso non è questo.
Ormai gira tutto intorno al concetto del “brucia grassi”. Bruciare più grassi durante la seduta di allenamento però non vuol dire che ne abbiamo bruciati di più a fine giornata. Anzi, più ne consumiamo in quell’ora e meno ne consumiamo a riposo. Bisognerebbe al contrario allenare il corpo ad utilizzare gli zuccheri durante le sessioni di allenamento, in modo da migliorare il proprio stato metabolico nel resto della giornata. Ma questo a livello pubblicitario capisco non sia immediato ed efficace.
Insomma.. Correre a digiuno fa bene o no?
La risposta come sempre è: è soggettivo. Se vi trovate bene a correre a digiuno e non vi toccano i “contro” che abbiamo analizzato fatelo. In caso contrario: MA CHI VE LO FA FARE? Abbiamo visto che correre a digiuno non fa la differenza… O meglio potrebbe essere un’arma a doppio taglio!!
Buon Allenamento!